Lo Straccia-mutande

 

Lo chiamavano straccia mutande, non perchè si cagava addosso fino a corroderle, ma ben altro: se le fotteva tutte.

Si faceva ogni singola Dea, fata, regina, puttana, ogni singola donna prugna che esistesse su questo pianeta.

Aveva l’uccello praticamente dappertutto. Gli bastava un cazzo per tappare ogni qual buco gli si fosse presentato, pur sempre rigorosamente femminile, sia ben chiaro, senza aver nulla contro l’omosessualità, ma quella era semplicemente una storia di cui non s’interessava.

Un vero peccato che il nostro latin lover avesse una moglie e due figli, quindi praticamente un traditore bastardo.

Nulla lo preoccupava, la coscienza non gli proponeva rimorsi; 

 nonostante gli svariati tradimenti, lui era in grado di amare solo la sua “bambolina”, così chiamava sua moglie; fino a quel giorno in cui, mentre beata caricava i panni in lavatrice, si accorse dei boxer macchiati di rosso sangue.

Al bastardo il cazzo non sanguinava di certo, o almeno al momento…

Bambolina rimase per un’ora di quel pomeriggio, seduta sul divano a fissare il vuoto.

Alzandosi scosse le spalle, prese i boxer incriminati  e li butto nel cesso.

Meglio un paio di boxer che 7 anni di matrimonio pensò. –

Il mattino seguente, il nostro caro stracciamutande, non dovette più preoccuparsi di dover indossare le mutande, dato che la bambolina gli asportò mezzo lombrico con un cutter comprato da lui stesso in un negozio di bricolage…IMG_4423.PNG

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